La vita del batterista non è semplice. È sempre l’ultimo, dopo i concerti, a mettere a posto il suo strumento e caricarlo sul furgone. Le braccia non gli servono soltanto per suonare, ma anche per trasportare volumi molto grandi e pesanti, con dispendio di energie e anche di soldi, dato che servono spazi altrettanto grandi per spostare piatti e tamburi. Una soluzione al problema c’è, e arriva da Barletta: HooPlug è il sistema inventato da Francesco Sguera, un musicista di 29 anni, che permette di ridurre di molto le dimensioni di una batteria.
Facendone in pratica una matrioska: “HooPlug è un sistema che consente di separare con estrema facilità le pelli dal corrispettivo tamburo – spiega – mantenendo invariata la tensione necessaria per suonare. Questo consente di poter inserire un tamburo dentro l’altro, come se fosse una matrioska. L’obiettivo è stato quello di facilitare il trasporto della batteria, facendo risparmiare tempo, spazio e di conseguenza denaro. Tutto questo salvaguardando il suono e senza apportare modifiche permanenti al proprio strumento”.
Il rischio che farebbe storcere il naso ai musicisti, infatti, è proprio quello di smontare la batteria e poi rimontarla perdendone le caratteristiche, ma Sguera è pronto a rassicurarli: “Il kit sarà composto da elementi che andranno semplicemente ad adattarsi alla struttura già esistente, rendendo l’operazione di montaggio estremamente semplice ed intuitiva. Per avere il risparmio di spazio ai fini di migliorare il trasporto, a oggi non esiste una soluzione definitiva e professionale, ma bisogna scendere in qualche modo a compromessi: la trasportabilità va a discapito della resa sonora, inevitabilmente”.
HooPlug supera questo limite, e non solo: “Rende la batteria uno strumento davvero versatile, poiché aprendo il tamburo è possibile trasformare la batteria acustica in una batteria muta, per studiare in casa senza dar fastidio ai vicini; elettronica con l’aggiunta di un trigger, e si possono anche inserire luci a led per non essere più nascosto durante i live, o ancora permette la microfonazione dall’interno”. Quello di Sguera è ancora un progetto, ma è prossimo a diventare realtà: fra i primi a credere nella sua idea c’è la Regione Puglia, che lo ha finanziato con circa 20mila euro attraverso il bando Pin – Pugliesi innovativi.
Lui ha fondato la società Omi project srls, creato il brand HooPlug, ottimizzato i prototipi e chiamato al suo fianco la sorella, esperta di marketing. Quella di Sguera è un’idea nata dalla passione – è un batterista, e ha avuto l’illuminazione al rientro da un tour europeo con la sua band, The Strigas – che oggi lo ha portato ad accantonare gli studi in Economia: “A quattro esami dalla laurea ho deciso di buttarmi in questa avventura – spiega – e anche se non ho ancora terminato gli studi, ho appreso molte competenze tecniche e specifiche utili in quello che sto facendo oggi”. Il video che promuove HooPlug ha destato l’interesse di molti batteristi – “il sistema è piaciuto tantissimo” – ma ora bisogna fare il salto e arrivare alla produzione. Sguera è prossimo a lanciare una campagna di raccolta fondi per dare il via alla produzione e presentare il prodotto nelle più importanti fiere musicali del mondo.
Fonte: https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/10/05/news/batteria_d_avanguardia-237734701/